E così il Tokyo Shimbun, uscito il 16 giugno, fa sapere che i bambini di Koriyama, una cittadina di circa 350 mila abitanti ad una cinquantina di chilometri da Fukushima, soffrono di epistassi nasale, diarrea, vomito e spossatezza.
Un’associazione no profit italiana che si chiama Il ponte per Cernobyl ha aperto un centro medico nella cittadina, al quale si sono rivolti centinaia di cittadini preoccupati per gli effetti dell’esposizione alle radiazioni e circa una cinquantina di famiglie ha portato i propri figli che accusavano perdita di sangue dal naso e diarrea.
I medici di famiglia locali non sanno quale possa essere la causa, spesso sostenendo che si tratti di una possibile allergia a pollini, ma non escludendo però la possibilità di contaminazioni radioattive.