Ormai niente sembra più in grado di fermare l’autentico conflitto sociale scoppiato fra la
Compagnia Aerea Italiana, sostenuta dal
Governo, e le sigle autonome di piloti e assistenti di volo, che nei giorni scorsi hanno rifiutato di sottoscrivere il nuovo contratto di lavoro che sancirebbe la fine del loro rapporto con la vecchia Alitalia e il loro passaggio sotto le insegne della nuova società.
In questi giorni la situazione, già tesa, sembra ormai precipitata. I piloti, dopo un’infuocata assemblea sindacale, hanno annunciato di voler tenere ben quattordici giorni (non consecutivi) di sciopero da qui fino alla prossima primavera. La prima data sarà quella del 25 novembre, l’ultima quella del 26 maggio.
E tuttavia, già nella giornata di ieri, lunedì 10, si sono avuti i primi effetti del malumore dei piloti, con effetti devastanti in una giornata in cui già era previsto lo sciopero generale nel settore dei trasporti per motivi legati al rinnovo dei contratti.