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La corsa al nucleare della Cina
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Il premier ha premesso, in occasione della conferenza stampa seguita al vertice italo-francese a Villa Madama, che il governo è convinto che l’energia nucleare rappresenta il futuro per tutto il mondo.
Questa decisione dovrebbe portare all’annullamento del referendum sul nucleare previsto per il prossimo 12-13 giugno.
Gianfranco Fini ha definito questa una scelta saggia e opportuna. La commissione Attività produttive del Senato voterà il parere sul decreto legislativo sull’individuazione dei siti per i nuovi impianti nucleari.
Ovviamente però viene stabilito che tale impianto deve sottostare alle severe regole stabilite dal Trattato Ceea (Comunità europea dell’energia atomica).
Verrà istituito un’agenzia per la sicurezza del nucleare con un presidente e 4 direttori tutti nominati dal presidente della Repubblica su esplicita richiesta da parte del presidente del consiglio dei ministri.
Le forniture di gas naturale provenienti dalla Siberia assumono un ruolo basilare nei sistemi di riscaldamento di mezza Europa, e la chiusura improvvisa dei gasdotti che ci collegano con l’Est può portare a conseguenze drammatiche, anche e soprattutto per il nostro Paese.
Il ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola prova a smorzare i toni. Secondo Scajola, infatti, l’Italia è meglio attrezzata del passato per fronteggiare crisi energetiche di questa portata, e in particolare il nostro Paese detiene scorte strategiche per circa due mesi di autosufficienza, adeguate per superare la fase più critica dei mesi invernali.