Cosa sono gli Eurobond?

Gli italiani hanno imparato a familiarizzare con termini che fino a poco tempo fa erano di uso comune solo negli ambienti della finanza, per esempio, quanti italiani conoscevano prima dell’estate anche solo il significato dello “spread” dei titoli di stato? Oggi non c’è italiano che sappia a quanto ha chiuso la borsa e a quanti punti è arrivato lo spread il giorno prima.

Domani il voto sul Rendiconto Generale dello Stato

Il primo scoglio che il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e l’Esecutivo in carica dovranno superare è l’approvazione in aula del Rendiconto Generale dello Stato, peraltro già bocciato lo scorso mese di ottobre.
Ma di cosa si tratta esattamente?
Il Rendiconto generale dello Stato, così come viene disciplinato in particolare dal titolo IV del Dl.g 279 del 1997,espone le risultanze delle entrate e delle spese nel conto del bilancio e, nel conto del patrimonio, le attività e le passività finanziarie e patrimoniali, nonché la dimostrazione dei punti di concordanza tra la contabilità del bilancio e quella patrimoniale.

I conti pubblici italiani sono più sicuri di quelli spagnoli

Se si guarda la tabella dell’Fmi, l’Italia è uno dei pochi paesi che ha l’avanzo primario di bilancio pubblico, un elemento che contribuisce alla discesa del nostro debito. Un avanzo primario che continua a crescere. Il ragionamento sulla riduzione del debito pubblico va fatto in questo modo, abbiamo poi la garanzia che ci viene dall’introduzione del vincolo del pareggio del bilancio. Noi siamo sulla strada giusta, non sono numeri nostri ma del Fondo”.

Che cos’è l’imposta patrimoniale

In questi ultimi giorni, a causa delle accese discussioni sorte in seno al centrodestra in merito al cosiddetto decreto bis del 13 agosto 2011, che ha apportato le necessarie modifiche alla manovra finanziaria 2011 così come richiesto dalla Banca Centrale Europea (in questi giorni impegnata nel meeting annuale dei banchieri centrali), si è tornato a parlare, molto diffusamente, della temutissima imposta patrimoniale, rispolverata dalla Lega Nord che vede, nel suddetto provvedimento, uno dei pochissimi modi che il ministro dell’Economia Giulio Tremonti avrebbe a propria disposizione per raccogliere i fondi necessari (55,4 miliardi di euro da oggi sino al 2014) affinché venga approvata la manovra finanziaria del 6 luglio 2011.

Ma che cos’è, in fondo, questa benedetta imposta patrimoniale di cui tutti parlano?

Patrimoniale e aumento dell’iva al centro della manovra

Perché le modifiche alla manovra finanziaria (il cosiddetto decreto bis del 13 agosto) diventino operative, servono davvero moltissimi miliardi che, oggi, a poche ore dall’approvazione della manovra finanziaria 2011, il governo non sa come recuperare.

Secondo le stime più prudenti, infatti, servirebbero circa 55,4 miliardi di euro in 4 anni (da adesso sino al 2014) per cercare di riassestare i conti pubblici e accontentare (e ciò costituisce motivo di discordia più che altre questioni), almeno in parte, le pretese avanzata dalle BCE (Banca Centrale Europea), tutto sommato insoddisfatta della manovre correttive pensate dal governo.

Province eliminate dalla finanziaria 2011

Quando mancano soldi in cassa si possono fare due cose ovvero aumentare le tasse o tagliare i costi. Il governo, nella manovra finanziaria 2011, ha deciso di eseguire entrambe le modalità. Dopo il primo annuncio sono iniziate le polemiche ed il governo è stato costretto ad apportare le prime modifiche alla nuova manovra 2011 appena approvata.

A far inalberare alcuni politici è senza dubbio il discorso sulle province le quali tutti sanno che sono inutili, ma che continuano ad esserci per essere utilizzate per la spartizione di poltrone.

Modifiche alla nuova manovra finanziaria 2011

Periodo di vacanze estive anomale per la classe politica italiana, attiva come non mai dopo il nuovo decreto presentato dal Ministro dell’Economia e delle Finanze Giulio Tremonti: le polemiche seguite alla nuova manovra finanziaria – che trova il disaccordo non solo di Pd e sindacati ma anche di alcuni esponenti del PdL – hanno indotto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a cercare di chiedere degli aggiustamenti soprattutto nel capitolo che riguarda i contributi di solidarietà per coloro che dichiarano un reddito annuo superiore ai 90mila euro (argomento verso il quale si concentrano le maggiori proteste).

Lodo Mondadori bloccato con la Finanziaria 2011

Si continua anche oggi a parlare della Manovra Finanziaria 2011 presentata dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti giovedì scorso e le cui misure sono state approvate dal consiglio dei Ministri lo scorso venerdì 1 luglio perchè vi è un punto nel testo della manovra che prevede la norma “salva – Fininvest” che attua la sospensione del risarcimento previsto nella sentenza del Lodo Mondadori.

Debito italiano in eredità al prossimo governo

Torniamo ancora una volta a parlare della Manovra Finanziaria 2011, presentata ieri dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti, appena approvata dal consiglio dei Ministri.
Dopo quattro ore di consiglio dei Ministri è stato stabilito che gli stipendi dei ministri non verranno dimezzati per equipararsi al modello europeo fino al 2014 e cioè quando sarà in carica il nuovo Governo.

Stipendi dei politici dimezzati con la Finanziaria 2011

Parlando ancora della Manovra Finanziaria 2011 che il ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha presentato ieri al Consiglio dei Ministri, in cui è stata introdotta anche una norma per regolamentare un bollo per le auto con la cilindrata superiore ai 170 CV, oltre che al blocco delle assunzioni presso le amministrazioni pubbliche fino al 2013, i tagli nella scuola e l’introduzione del ticket per le prestazioni ambulatoriali per coloro i quali ne sono esenti, sarà anche presente una riduzione degli stipendi dei nostri politici.

Riforma fiscale 2011 proposta da Tremonti

Secondo Giulio Tremonti questa potrebbe essere una delle soluzioni migliori che si possono attuare in questo periodo di forte crisi in Italia e nel mondo. Secondo il responsabile del Ministero di via XX Settembre a Roma, si potrebbe attivare una riduzione dell’aliquota IRPEF per i redditi meno importanti portando a 20% la tassa che allo stato attuale risulta essere al 23%, tutto questo non gratis ovviamente, ma con un aumento di un punto percentuale l’IVA ovvero l’imposta sul valore aggiunto predisposta in maniera uniforme su tutti i prodotti esclusi quelli per la salute come ad esempio le spese mediche.