A dieci anni esatti dalla liberalizzazione dell’energia in Italia, si assiste ad un grande paradosso, i prezzi delle compagnie competitors della più grande del settore sono superiori del 12% e così i contribuienti restano legati alla vecchia “compagnia di bandiera”. E’ forse questa una delle tante occasioni sprecate in questi anni dal sistema italia che sopratutto in questo settore non riesce ad offrire un mercato snello, dinamico e sopratutto competitivo a favore dei contribuenti.
IMU
Bocciata l’abolizione dell’imu
Niente abolizione dell’imu secondo il Fondo Monetario internazionale, che boccia inesorabilmente la tanto discussa imposta sulla casa. Arriva come una doccia gelata il commento di Kenneth Kang, assistent director del dipartimento europeo del Fondo monetario internazionale. Secondo assistant director il nostro Paese dovrebbe rivedere il sistema catastale e riformalo considerando criteri di equità e giustizia sociale.
Chi deve pagare l’imu?
Come orami tutti ben sanno l’imu sulla prima casa è stato rinviato a settembre, però entro lunedi 17 giugno molti italiani devono comunque pagare l’imu. Dieci miliardi di euro è la cifra che lo stato pensa di incassare entro lunedì con questa prima rata. Nel 2012 pagare l’imu per lo stato ha corrisposto ad un introito di ben 23,7 miliardi di euro, tolti i 4 miliardi per non far pagare l’imu sulla prima casa, restano due tranche da 10 miliardi di euro e lunedì scade la prima.
La sospensione dell’Imu e l’aumento dell’Iva
L’ultimo provvedimento degno di nota del nuovo governo di unità nazionale del presidente del Consiglio Enrico Letta è arrivato nella giornata di ieri e riguarda le principali questioni economiche. Si tratta, nella fattispecie, del decreto sull’Imu e sul finanziamento della cassa integrazione che è stato firmato per l’appunto nella giornata di ieri da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Non si tratta però di un provvedimento in grado di disciplinare la questione interamente in quanto la riforma sulle tasse per la casa è rinviata al mese di agosto.
Alfano sul governo Letta
Il ministro degli Interni del nuovo governo di unità nazionale del presidente del Consiglio Enrico Letta prova a tirare le fila delle prime settimane di attività. E, per farlo, ad onor del vero, non cerca di minimizzare le grane e i grattacapi che si sono addensati in seno al nuovo governo. Prova, di contro, a sottolineare come siano degli incidenti di percorso assolutamente normali per l’azione di un governo tenuto insieme con gli spilli. Perché è assolutamente prevedibile che su più di un punto di volta in volta all’ordine del giorno le posizioni, almeno quelle di partenze, siano molto differenti (leggi: Letta sul primo mese di governo).
Letta sul nodo dell’Imu
Si avvicina uno dei primi appuntamenti veramente importanti per il nuovo governo Letta. Ci riferiamo al decreto che porterà alla sospensione del pagamento della prima rata dell’Imu: attenzione, il riferimento a quanto pare, le notizie non sono ancora certe ma le indiscrezioni risultano attendibili come non mai in questa occasione, sarà esclusivamente all’Imu sulla prima casa a causa della brusca frenata degli ultimi giorni in merito all’Imu per le imprese cioè a quella sui capannoni industriali. E tutto ciò ha già portato a prime schermaglie tra Popolo della Libertà e Partito Democratico (leggi anche: L’Imu sui capannoni slitta).
L’Imu sui capannoni slitta
Slitta la sospensione dell’Imu per le imprese. Al Consiglio dei Ministri di venerdì prossimo si sospenderà l’Imu solo sulla prima casa. Queste sono le notizie non ufficiali che filtrano dalle consuete e affidabili voci di corridoio e che quindi, in maniera indiretta, testimoniano una volta di più che è proprio la questione sull’abolizione, o meglio sulla sospensione e sulla modifica di tutto quanto riguarda il pagamento dell’Imu, a tenere in ambasce il governo di unità nazionale del presidente del Consiglio Enrico Letta. Il terreno dell’Imu diventa il secondo motivo di attrito tra gli esponenti del Popolo della Libertà e del Partito Democratico all’interno del governo in pochi giorni seguendo a ruota la questione della legge contro le intercettazioni.
Le richieste di Bruxelles a Letta
I grattacapi per il nuovo governo del nostro Paese presieduto da Enrico Letta sono purtroppo solo all’inizio, o, almeno, così sembra. E le nubi più scure si addensano in capo alle questioni di politica economica. Se riavvolgiamo il nastro delle ultime settimane al momento immediatamente successivo al giuramento del governo Letta e dei suoi ministri (leggi: Il governo Letta al completo), ricorderemo che il nuovo ministro per i Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini aveva annunciato come primo provvedimento il Def aggiornato. Subito dopo Letta è partito per aprire il dialogo con i leader europei incontrando Merkel, Hollande e Barroso in rapida successione.
Il vertice Letta – Merkel
Il nuovo presidente del Consiglio italiano Enrico Letta ha incassato la doppia fiducia: prima alla Camera e poi, nella giornata di ieri, al Senato (leggi: Il discorso di Letta). I numeri sono assimilabili in entrambi i rami del Parlamento e testimoniano la trasversalità di un esecutivo di grande coalizione voluto da quasi tutte le forze politiche presenti nell’arco parlamentare italiano. Quindi, da un punto di vista strettamente formale, possiamo dire che è da ieri, vale a dire dal momento successivo alla doppia fiducia presso la Camera e presso il Senato che abbiamo un nuovo governo.
La priorità IMU
Il governo Letta dopo aver ricevuto anche la fiducia al Senato è ufficialmente il nuovo esecutivo in carica, anche se già riceve il primo aut aut da parte di Berlusconi che minaccia di ritirare la fiducia se non si darà priorità alla eliminazione dell’IMU e la restituzione del già pagato. Senza mezzi termini arriva così la minaccia dal popolo delle libertà che pretende dall’esecutivo massima attenzione ai suoi otto punti programmatici a partire dalla sua “proposta shock” durante l’ultima campagna elettorale.
(leggi anche … LA RESTITUZIONE DELL’IMU AGLI ITALIANI)
Il governo Letta e l’Imu
Il nuovo governo di Enrico Letta si è da poco insediato e già si palesano le prime nubi sul suo cammino. A dire il vero il governo non è ancora tale al cento per cento per la semplice ragione che in queste ore non ha ancora ottemperato a tutte le faccende, burocratiche e non, che rappresentano dei passaggi prioritari per la vita stessa del governo. Ci riferiamo, nella fattispecie, al fatto che in questo momento il governo Letta ha incassato sì la fiducia alla Camera dei Deputati, ma non ancora al Senato della Repubblica (leggi: La fiducia a Letta). Vero è che si tratta, allo stato delle cose, di un passaggio poco più che formale, ma la massima precisione rimane pur sempre un obbligo in queste occasioni.
PDL rimborso Imu: Berlusconi smentito dalla Svizzera
La lettera del rimborso dell’Imu inviata dal PDL, firmata da Silvio Berlusconi, appare sempre più come un qualcosa di irrealizzabile e sopratutto ascrivibile a una semplice e alquanto buffa trovata elettorale per riscuotere consensi. Molte persone in questi giorni si sono recate nei CAF locali o agli sportelli postali per saperne di più sull’effettiva riscossione dei soldi versati per la tassazione sulla casa prevista già dal governo Berlusconi e poi introdotta definitivamente dal governo Monti.