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Comunque, secondo Razelli, il 2010 è stato un anno terribile per il mercato dell’auto nel nostro paese, chiaramente condizionato dal termine degli incentivi sull’acquisto di nuove auto, arrivato con la fine del 2009.
Comunque, secondo Razelli, il 2010 è stato un anno terribile per il mercato dell’auto nel nostro paese, chiaramente condizionato dal termine degli incentivi sull’acquisto di nuove auto, arrivato con la fine del 2009.
Gli ultimi dati di vendita confermano quella che è praticamente una regola matematica, cioè che senza incentivi statali per l’acquisto di auto nuove con rottamazione di quelle vecchie inquinanti, il mercato dell’auto cala, e non di poco.
Nel primo trimestre dell’anno c’era stato un piccolissimo rialzo, dell’1,1%, dovuto però ancora agli strascichi degli incentivi statali del 2009, ma col termine degli incentivi le immatricolazioni nel 2010 sono letteralmente crollate.
Quest’anno il governo italiano, così come praticamente tutti gli altri europei, ha interrotto i bonus sull’acquisto di auto nuove, però le varie case automobilistiche proseguono nelle loro proposte…
Il ddl è stato scritto in fretta e furia per non incorrere in una maxi multa dell’Unione Europea sui limiti di inquinamento derivato dai veicoli.
Lo stop degli incentivi ha influenzato moltissimo le immatricolazioni di auto nel 2010, e soprattutto nell’ultimo mese di aprile, con il mercato di auto in Europa che ha perso sensibilmente terreno.
La Francia ha infatti già approvato i bonus sull’acquisto di nuove auto con basse emissioni di CO2 per il prossimo anno, con sconti molto interessanti, e graduali in base al livello di inquinamento delle macchine stesse.