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Proprio oggi, lunedì 12 luglio, come scritto già su Piazzaffari, saranno recapitate sul tavolo dei sindacati e lettere con i licenziamenti, che come detto, sono solamente il primo passo del piano esuberi triennale 2010-2012.
Proprio oggi, lunedì 12 luglio, come scritto già su Piazzaffari, saranno recapitate sul tavolo dei sindacati e lettere con i licenziamenti, che come detto, sono solamente il primo passo del piano esuberi triennale 2010-2012.
Secondo queste prime ipotesi, Telecom Italia dovrebbe condividere obbligatoriamente le proprie linee, consentendone l’accesso agli altri carrier, anche alla cosiddetta fibra spenta.
Si parla di un investimento di partenza di 2,5 miliardi di euro su 15 grandi città in 5 anni, con l’obiettivo di arrivare a tutti i centri con più di 20.000 abitanti e andare a coprire il 50% della popolazione italiana, con investimenti complessivi per 8,5 miliardi.
Fastweb e Sparkle sono riuscite infatti ad evitare questa soluzione, la peggiore delle ipotesi, grazie al raggiungimento di un accordo con i Pm di Roma, per evitare la soluzione più drastica della vicenda.
Il Giudice per le Indagini Preliminari Aldo Morgigni ha definito questo evento come una delle più colossali frodi poste in essere nella storia nazionale.
Ricordiamo che per la vicenda sono state emesse 56 ordinanze di custodia cautelare su richiesta della Procura Distrettuale Antimafia di Roma, e tra le persone coinvolte spicca anche l’ex Ad di Fastweb, Silvio Scaglia.
Scaglia al momento si trova all’estero per lavoro ma ha dato mandato ai suoi difensori di stabilire un interrogatorio in tempi brevi per chiarire la situazione.
Scaglia ha un passato in Omnitel, ed in Fastweb, che cedette a Swisscom per poi fondare Babelgum.
La corte dovrà pronunciarsi sulla richiesta della FAPAV (Federazione Anti Pirateria Audiovisiva), che chiede nei confronti di Telecom italia l’inibizione all’accesso verso i siti internet dove sono presenti file, come video e audio, di prodotti coperti da diritti d’autore o copyright.