Scandalo fondi neri in Spagna. Rajoy è nei guai per l'acquisizione sistematica di soldi pubblici per uso privato.
Sembrava un’usanza solo italiana, quella di utilizzare i soldi pubblici per fini privati, invece ecco che spunta dalla Spagna un’inchiesta che svelerebbe l’acquisizione di denaro pubblico attraverso fondi neri da parte del Partito Popolare Spagnolo di Mariano Rajoy, di cui quest’ultimo è il maggiore esponente e allo stesso tempo capo dell’attuale governo spagnolo.
El Pais è stato il primo quotidiano a darne notizia e anche questa volta ci sono dei tesiorieri a tessere le trame della creazione di fondi neri. Il giornale spagnolo pubblica la presunta contabilità segreta tenuta da due tesorieri del Partito Popolare, Alvaro Lapuerta e Luis Barcenas, dal 1990 al 2009. In queste carte viene fuori sia uno stupendio “premio” annuale ricevuto dallo stesso Rajoy di 25.000 € ma anche spese futili come quelle che servivano per l’acquisto di abbigliamento, nel 2006 ben 9.100€ di abiti una spesa che salì nel 2008 a 11.020€ o di cravatte (667€) il tutto riportato in un bilancio nascosto sotto la voce “Vestiti Mariano” o “vestiti M.R.”
Il PP ovviamente attraverso un comunicato ufficiale ha negato tutto, insistendo che le retribuzioni a dirigenti e personale del partito venghino ralizzate sempre rispettando la legalità e in osservanza alle obbligazioni tributarie corrispondenti. Per ora non compare il nome dell’ex premier Josè Maria Aznar, almeno per ciò che riguarda la contabilità del tesoriere Barcenas, anche se dal 1997 viene fuori un meccanismo periodico automatico di pagamenti occulti ai segretari generali e vicesegretari di partito.
Intanto il Pp, nonostante le dichiarazioni di estraneetà fatte dal leader Rajoy, ha convocato una riunione straordinaria del comitato esecutivo nazionale del partito sabato prossimo.