Nuovo spot elettorale della cancelliera tedesca Angela Merkel a favore del premier dimissionario Mario Monti. Poche parole, ben ponderate, con cui la Merkel elogia pubblicamente l’operato di Monti e, al contempo, sottolinea la difficoltà del cammino intrapreso dal professore. Difficoltà che, dicono i maligni, sono sottolineate programmaticamente dalla Merkel allo scopo di caldeggiare la continuazione dell’impegno di Monti e quindi, in altre parole, la sua stessa elezione a fine febbraio.
Il fattore Merkel in campagna elettorale
A parte la singolarità del commento della Merkel, commento assolutamente gratuito perché rilasciato in un’occasione che aveva ben poco a che fare con la situazione economica del nostro Paese, le parole della cancelliera riaprono la questione sulla vicinanza Monti – Merkel. A pochi giorni di distanza, tra l’altro, dell’attacco di Bruxelles contro Berlusconi. Se da più parti la vicinanza sembra d’obbligo data la situazione economica italiana e la rilevanza della Germania in seno all’Unione Europea, da altre parti le parole della Merkel hanno richiamato all’ordine del giorno le critiche più dure nei confronti del professore troppo asservito e alla Germania e agli interessi dell’Unione Europea.
L’intesa Monti-Merkel nell’Unione Europea
A noi interessa approfondire le dinamiche del rapporto Italia – Germania in piena campagna elettorale: il primo elemento degno di nota è che non si tratta di un rapporto fisso, nel senso che la distanza tra Monti e la Merkel va a colmarsi o a divaricarsi di volta in volta rispetto alla tematica che viene affrontata (da ricordare anche l’attacco di Bruxellex contro l’Imu). Accade in pratica che i due leader non si muovono a braccetto a priori, ma Italia e Germania mantengono posizioni anche differenti rispetto alle tematiche proposte di volta in volta dall’Unione Europea. E quindi, ad esempio, abbiamo una distanza notevole tra Monti e la Merkel quando si parla di bilancio europeo e finanziamenti a medio termine laddove è il nostro premier dimissionario a spingere sull’acceleratore dei finanziamenti a fronte di una Germania intenzionata a far “risparmiare” l’Unione Europea. Quello su cui l’intesa Monti – Merkel torna ad essere indissolubile è però la questione dei contributi degli Stati all’Unione: una vicenda che vede Monti e Merkel solidali nel rappresentare la posizione dei rispettivi Paesi, entrambi contribuenti netti del bilancio comunitario.