"Fatemi entrare!" Sono state le ultime parole pronunciate da Luigi Preiti prima di tirare fuori la pistole e sparare alla cieca ferendo i due militari.
“Fatemi entrare!” Sono state le ultime parole pronunciate da Luigi Preiti prima di tirare fuori la pistole e sparare alla cieca ferendo i due militari. A riferirlo è l’appuntato Francesco Negri (29 anni), originario di Torre Annunziata ( provincia di Napoli) ferito in modo lieve, che dall’ospedale ha cercato di riconstruire la dinamica dell’accaduto.
Luigi Preiti si è avvicinato alla pattuglia ed è stato prontamente avvisato da Francesco Negri che da lì non poteva passare, quando quest’ultimo lo ha spinto urlando “fatemi entrare!” e da quel momento che ha iniziato a sparare sui carabinieri ferendo alle gambe l’appuntato Negri e colpendo in maniera molto più grave il brigadiere Giuseppe Giangrande (50 anni) Siciliano residente a Prato in forza al battaglione Toscana.
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Quello che a prima impressione fa riflettere e l’origine meridionale dei tre uomini coinvolti in questo brutto fatto di cronachio. Si sono tre figli di quel sud, di quel Mezzogiorno abbandonato al suo destino dove l’unica soluzione è scappare per trovare lavoro altrove e sopratutto dignità di cittadino.
Fa riflettere anche alcune dichiarazioni rilasciate da alcuni militari che scossi dall’accaduto hanno affermato il loro stato d’animo che riconosce lo stato di crisi attuale che si ripercuote sul loro lavoro che diventa sempre più insostenibile e sempre più sottoposto a pressioni “la gente non ne puo’ più e se la prende con noi” .
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Intanto il clima si fa rovente e sopratutto il Governo Letta entra subito nel vivo della situazione drammatica del Paese che ormai è da troppo tempo in stallo, i cittadini si aspettano risposte che noi ci auguriamo che arriveranno il prima possibile.