Nuovo fuoco di fila nei confronti del nuovo Presidente della Camera onorevole Laura Boldrini. La neoeletta deputata, terza donna ad essere nominata Presidente della Camera dei Deputati, ha una serie di primati raggiunti, per altro, ad onor del vero, anche in pochissimo tempo. Da un lato si tratta di una serie di primati di cui di sicuro Laura Boldrini andrà fiera ed orgogliosa, ma, dall’altro, ci sono tanti aspetti di cui farebbe senza dubbio a meno. Senza dubbio, ad esempio, essere eletta Presidente della Camera al suo primo mandato parlamentare è una cosa di grande rarità all’interno della vita politica del nostro Paese, anzi una cosa più unica che rara per quanto riguarda la storia repubblicana del nostro Paese (leggi: Il governo Letta al completo).
I reati contro la Boldrini
Sono dunque ben diversi gli aspetti di cui il Presidente della Camera Laura Boldrini (leggi: Il discorso di Letta) farebbe a meno: nella fattispecie ci stiamo riferendo alle minacce apparse su internet durante le ultimissime settimane. A conti fatti si tratta di un’antologia di offese, di minacce e di altri reati. Del resto i reati configurati nell’indagine condotta dal procuratore aggiunto Nello Rossi e dal pubblico ministero Luca Palamara sono i seguenti: minacce, diffamazione e violazione della privacy. Il tutto si riferisce sia ad una serie di messaggi apparsi su alcuni siti internet che a un insieme di fotomontaggi lesivi nei confronti della dignità della persona.
Le indagini
Mentre sono stati depositati i documenti necessari all’apertura delle indagini riguardo alle minacce nei confronti del Presidente della Camera Laura Boldrini, il giudice per le indagini preliminari ha accolto la richiesta della Procura di Roma per intervenire sulla rete. La Procura ha infatti disposto che le immagini e le minacce lesive della dignità della Boldrini vengano rimosse quanto prima. In ottemperanza a tali obblighi si è già mossa la polizia postale sia per rimuovere gli insulti che per risalire ai colpevoli del gesto incriminato.