Oggi giornata importante e pregna di significati per la storia repubblicana del nostro Paese. Di fatto, oggi, si festeggia, o meglio, ci pare più giusto usare un termine differente in un’occasione del genere, diciamo dunque che si ricorda, l’anniversario della morte di Aldo Moro. Oggi è la giornata della memoria delle vittime del terrorismo, ma, ovviamente, in maniera più che intuibile, il pensiero di tutti va al 9 maggio del 1978, 35 anni fa, quando venne ritrovato nell’ormai famosissima Renault 4 parcheggiata in via Caetani il corpo senza vita dello statista della Democrazia Cristiana Aldo Moro.
Il discorso di Napolitano
Le tappe più importanti della giornata di oggi per il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sono state due: prima la deposizione della corona di fiori dinanzi alla targa che commemora Aldo Moro e gli uomini della sua scorta e, in secondo luogo, il discorso di commemorazione al Senato. Le parole del Capo dello Stato a Palazzo Madama sono state parole dense di significato con un occhio al passato e un altro ben aperto sul presente e sulle difficili contingenze del momento (leggi anche: Minacce alla Boldrini). Chiarissimo il monito di Giorgio Napolitano che ha richiamato all’ordine apertis verbis sostenendo che una delle priorità di oggi è stroncare sul nascere ogni forma di violenza prima che si possa trasformare in eversione vera e propria (leggi anche: Il M5S e gli spari a Palazzo Chigi).
L’intervento di Grasso
La commemorazione è continuata nell’Aula di Palazzo Madama dove, dopo il consueto minuto di raccoglimento, ha preso la parola il presidente del Senato Piero Grasso che, anche lui come Napolitano, ha rivolto un pensiero a Moro, alla sua scorta, ma anche a tutti gli altri morti per mano del terrorismo e di altre forme di violenza. In questa ottica si inserisce il ricordo del Presidente del Senato Piero Grasso rivolto anche alla memoria di Peppino Impastato, il giovane ucciso dalla mafia nello stesso giorno di Aldo Moro.