La legge sui condomini

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La prossima settimana, con precisione il 18 giugno, entrerà in vigore nel nostro Paese a tutti gli effetti la nuova legge sui condomini. Si tratta di una legge voluta da tempo, ma forse non da tutte le parti politiche, di una legge comunque approvata nell’autunno dello scorso anno e che entrerà in vigore il prossimo 18 del mese dopo sei mesi dalla data dell’approvazione definitiva. Le novità sono tante e distribuite all’interno di tutto il nuovo testo: riguardano l’anagrafe condominiale, la presenza di cani e gatta in casa, le spese frazionate, i morosi e tanti altri aspetti che proveremo a riassumere con sistema.

Considerazioni generali

I primi problemi sono di natura generica, vale a dire riguardano la legge in toto piuttosto che una sua singola parte. Senza dubbio l’esigenza di una nuova legge in materia è sentita da più parti in quanto l’attuale legge ancora in vigore per circa una settimana è una legge vecchia di quasi 70 anni. E, inoltre, negli ultimi decenni le sentenze della Cassazione in materia hanno prodotto una giurisprudenza assai ricca da cui l’esigenza di sistematizzare le novità all’interno di un testo onnicomprensivo. Il problema è che una nuova legge potrà creare non pochi problemi di assestamento e proprio per questo sono molte le associazioni di categorie che stanno chiedendo a gran voce una proroga (leggi anche: Il disegno di legge costituzionale).

Le principali novità

Se adesso provassimo a riassumere in potente sintesi i punti principali della riforma potremmo individuare tra questi: la creazione del registro di anagrafe condominiale, l’impossibilità di vietare ai condòmini di avere in casa propria cani o gatti, un giro di vite per i condòmini morosi in ritardo con le rate, la possibilità per i proprietari di staccarsi dal riscaldamento centralizzato e la questione dei lavori. Forse è questa la norma più dibattuta insieme alla rivoluzione nel ruolo dell’amministratore di condominio di cui ci occuperemo in un’altra occasione. Effettivamente cambia molto per i lavori straordinari, vale a dire quelli diversi dalla manutenzione ordinaria. Per gli interventi straordinari, dunque, sarà necessario trovare la copertura finanziaria totale ancora prima di firmare il contratto con l’impresa in questione (leggi anche: La flessione dei consumi ad aprile).