La manifestazione del sindacato oggi a Roma è stata senza ombra di dubbio una delle più importanti degli ultimi anni. Il suo stesso grado si importanza può essere rilevato in base ad una lunga serie di parametri eterogenei: da un lato potremmo parlare dell’importanza che la manifestazione può avere all’interno del sindacato stesso e dall’altro potremmo riflettere sulla rilevanza che l’organizzazione del sindacato può produrre sulla classe politica del nostro Paese in un momento economicamente e socialmente così particolare. Del resto si tratta della prima volta insieme a Roma sullo stesso palco dei tre principali sindacati italiani – Ggil, Cisl, Uil – da oltre 10 anni.
La struttura della manifestazione
Ovviamente la confluenza allo stesso palco dei principali sindacati italiani nonché dei loro stessi leader non può e non deve passare inosservata. Potremmo anche azzardare una battuta in merito al sindacato che supera in questo momento le storiche contrapposizioni interne per creare un fonte comune quasi per fare da contraltare al governo di coalizione che sta governando il nostro Paese da circa due mesi. Più che altro, si tratta di sottolineare come tutte le sigle delle parti sociali intendano fare quadrato per combattere contro la disoccupazione e le sue ripercussioni economiche e sociale (leggi anche: La ripresa dell’industria ad aprile).
I messaggi
Cercare un riassunto complessivo dei principali interventi è cosa difficile eppure un denominatore comune si può rintracciare. Anzi, due. Da un lato il grido di allarme unanime e preoccupato di fronte alla crisi e alla situazione allarmante in merito alla disoccupazione e alle sue conseguenze non solo strettamente di natura economica, dall’altro la necessità di intervenire da parte del governo. Ma, ed è questa la considerazione più interessante, non sono solo stati i classici inviti rivolti al governo e volti a cercare i fondi necessari alle misure in esame quanto piuttosto spesso si è trattato di proposte anche non per forza legate ad una copertura economica (leggi anche: Zanonato sull’aumento dell’Iva).