Aggravante per violenza omofobica, non approvato

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L'emendamento dell'UDC afferma che tale aggravante risulterebbe non conforme all'articolo 3..

Grazie ad un emendamento dell’UDC di Pierferdinando Casini non verrà introdotto all’interno dell’articolo 61 del codice penale l’aggravante inerente all’orientamento sessuale. L’emendamento dell’UDC afferma che tale aggravante risulterebbe non conforme all’articolo 3 della costituzione che dichiara il principio di uguaglianza.

In base a quello sancito dal partito di Casini, che ha ricevuto il plauso da diversi schieramenti politici, non sarebbe corretto offrire un trattamento privilegiato ad una persona solamente per il proprio orientamento sessuale.


Le classi che sanciscono un’aggravante presenti nell’articolo 61 del codice penale sono per violenze a fini pedofili, zoofili, necrofili, masochisti, sadistici ed incestuosi.

Non sarà quindi presente in questa lista anche l’orientamento sessuale anche perchè per anni le varie associazioni per i diritti dei gay, lesbiche e trans hanno combattuto per l’uguaglianza e adesso quindi non sarebbe corretto offrire loro un trattamento diverso dalle altre persone.


Una violenza deve essere punita in egual misura per qualsiasi persona che la subisce, ma nello stesso tempo sarebbe opportuno che gli organi di polizia agissero per contrastare molte organizzazioni omofobiche che sono la vergogna di una civiltà evoluta come la nostra.

L’UDC si è basato sul punto che non esistono diversità tra un eterossessuale ed un omosessuale pertanto non devono esistere trattamenti privilegiati in fase di processo per una persona che subisce una violenza. La violenza va punita, ma in egual misura per tutti.