Openpolis dimostra che negli anni soltanto i comuni che sono riusciti ad azzerare i conti con il passato e a cancellare i debiti accumulati dai predecessori, sono riusciti a ripartire alla grande offrendo servizi migliori ai cittadini. Alcuni ci sono riusciti bene altri un po’ meno bene, altri ancora non hanno proprio sfidato il passato.
A nord le cose vanno meglio che a sud: nel 2013 Bologna, Torino e Genova erano riuscite ad azzerare i conti con passato. Cosa che non è successa affatto a Napoli, Palermo e Bari. Ma parliamo soltanto dei capoluoghi, poi ogni comune ha una storia a sé che può essere indagata in Openbilanci. Scrive Openpolis:
Per questo motivo quindi la vera sfida non è tanto guardare al domani, ma cancellare il passato. Uno degli indicatori di openbilanci è proprio dedicato a questo aspetto della gestione del bilancio comunale.
Misura la capacità del Comune di liquidare residui passivi, ossia i debiti accumulati nei confronti di fornitori e altri soggetti. Maggiore è la percentuale e più alta è la capacità di fare fronte ai debiti degli anni passati senza gravare su quelli futuri: il 100% significa quindi la capacità risolvere tutti i debiti nel corso del periodo considerato.
Nel 2013 la classifica delle 15 città più popolose d’Italia era guidata da Bologna (53,50%), seguita da Genova (50,85%) e Torino (49,02%). Il capoluogo dell’Emilia-Romagna è passato dal 4° posto del 2012, al primo del 2013. In fondo al ranking troviamo tutte città del sud: Napoli (26,88%), Palermo (20,42%) e infine Bari (18,52%). Nell’ultimo anno di rilevazione c’è stato il sorpasso di Napoli su Palermo.