E’ all’esame dell’Assemblea della Camera, da lunedì 12 settembre 2016, una proposta di legge già approvata dal Senato (AC 3139-A) volta alla prevenzione e alla repressione dei fenomeni di bullismo e bullismo informatico (cd. cyberbullismo).
Questo scrive la Camera dei Deputati che spiega come il provvedimento intenda introdurre una serie di misure di carattere educativo e formativo con l’obietto di favorire la consapevolezza tra i giovani del disvalore collegato ai comportamenti persecutori che possono avere conseguenze anche molto gravi sulle vittime che si trovano in condizioni di fragilità. Ma qual è il contenuto della legge? È la Camera dei deputati a presentarlo:
La proposta di legge all’esame dell’Assemblea, dopo aver fornito la definizione di bullismo, cyberbullismo e di gestore del sito Internet, prevede – in riferimento al bullismo informatico – la possibilità per chiunque (anche minore ultraquattordicenne, genitore o esercente la responsabilità sul minore) di chiedere al gestore del sito Internet (del social media, del servizio di messaggistica istantanea o di ogni rete di comunicazione elettronica), l’adozione di provvedimenti inibitori e prescrittivi a sua tutela (oscuramento, rimozione o blocco delle comunicazioni che lo riguardano e dei contenuti specifici che costituiscono cyberbullismo), previa conservazione dei dati originali.
In caso di inazione del gestore, è, comunque, prevista una tutela rafforzata dei diritti delle vittime, in quanto il Garante per la protezione dei dati personali – che controlla l’effettiva adozione delle misure (entro 24 ore) – in caso di verifica negativa, vi provvede direttamente.
Specifici obblighi sono posti dal provvedimento in capo ai citati gestori, sia in relazione all’adozione delle procedure per il recepimento e la gestione delle richieste di tutela, sia agli obblighi di comunicazione di tali procedure sull’home page degli stessi siti.