La Corte dei Conti lancia l'allarme per l'INPS, per la prima volta in rosso, e sulle pensioni. Le prestazioni hanno superato i contributi versati.
La Corte dei Conti lancia l’allarme per l’INPS, per la prima volta in rosso, e sulle pensioni. Le prestazioni infatti, ovvero l’erogazione delle pensioni, hanno superato i contributi versati dai lavoratori. I dati si riferiscono ai conti del 2015, ma sono significativi. Le pensioni erogate sono state pari a 307 miliardi, mentre i lavoratori hanno versato “solo” 215 miliardi. Un buco enorme, dovuto alla crisi, che ha visto la riduzione delle contribuzioni. Ma per il ministro del lavoro Poletti, l’equilibrio è ancora forte, anche in virtù della riforma che Boeri porterà avanti per l’Istituto di Previdenza sociale. A quanto pare, la Corte dei Conti ha evidenziato uno scostamento dovuto a residui attivi, con un passivo economico, per il 2015, di circa 16 miliardi. Il problema sembra essere stato l’accantonamento per il fondo rischi, che ha portato ad una diminuzione del patrimonio netto.
In buona sostanza, secondo i magistrati contabili, la colpa sarebbe dei crediti svalutati, ma il governo ha detto di voler investire e quindi non sente preoccupazione al riguardo. Positivo il giudizio della Corte sull’operato di Boeri, anche se si sottolinea, ancora una volta, la necessità di una riforma radicale di governance. La gestione finanziaria dell’ente è comunque in attivo, pur on il supporto dello Stato per più di 100 miliardi.