Stava riuscendo a conquistare tutto nella vita Gabriele, a 28anni era riuscito ad aprire il suo locale, l’Argot, insieme a due amici di sempre. Aveva trovato l’amore in Mariateresa con la quale aveva appena coronato il loro sogno, diventare genitori della piccola Sofia nata solamente due giorni prima del tragico incidente.
Eppure il destino crudele ha voluto che tornando a casa dalla sua famiglia dopo una tranquilla serata di lavoro, all’altezza del civico 238 in Corso Vittorio Emanuele II a Roma, la morte prendesse il sopravvento sulla sua vita.
Gabriele non è riuscito ad evitare con il suo scooter il tassista intento a svoltare a sinistra in direzione Largo Torre Argentina, dopo che quest’ultimo ha effettuato una manovra a “U” in un punto già noto nella Capitale per la sua pericolosità.
L’impatto violento ha scaraventato il corpo di Gabriele sotto il veicolo, rendendo vano ogni tentativo di rianimazione dei soccorritori arrivati in breve tempo sul posto.
La legittimità della manovra è ora al vaglio del Gruppo pronto intervento traffico della municipale capitolina, il conducente è al momento accusato di omicidio colposo.
Spetterà al direttore dello studio Professional & Partners Group, Raffaele Gerbi, la difesa del barman romano.
Nel frattempo il 9 febbraio si è svolta la cerimonia funebre presso la chiesa San Pio X alla Balduina, alla quale hanno preso parte un migliaio di persone. Durante l’Omelia il parroco ha ricordato che anche Papa Francesco ha pregato per Gabriele Simonacci, al termine della cerimonia la mamma Olimpia ha voluto ricordare il figlio con queste parole: “Sorridete Gabriele voleva questo, non voleva veder piangere nessuno. Era buono con tutti, accoglieva tutti con un sorriso mi hanno ripetuto in questi giorni”, la compagna Mariateresa non ha avuto la forza di parlare.