Di Maio si candida ufficialmente come premier per il M5S, e attende il meeting dei grillini a Rimini, per il week-end del 22 settembre, per essere acclamato dal popolo stellato. Il vicepresidente della Camera è sempre stato l’unico candidato credibile per il M5s, e nonostante dovrebbe “passare” per il gradimento della base, la sua leadership non sembra essere in dubbio.
In un’intervista a Radio Capital, Luigi Di Maio parla a ruota libera già da premier, delle possibili alleanze e delle imminenti regionali siciliane, che hanno visto l’intervento della prefettura sulle questioni grilline della regione. Nessuna affinità con Salvini, da vero napoletano, ma anche la percezione che il Movimento faccia paura in Sicilia. E poi l’Europa, che secondo Di Maio dovrebbe ascoltare i paesi, altrimenti sarà referendum per uscire dall’Eurozona.
Tutto questo nell’intervista, dove il vicepresidente non si fa prendere la mano dalla sua quasi certa acclamazione. Cerca invece di spegnere il fuoco dell’esaltazione, parlando in modo pacato e realista, per quella che lo vedrà sicuramente come unico personaggio credibile per il ruolo più delicato della politica italiana. E la sfida sarà con il candidato del PD, perché gli altri partiti non saranno certamente in grado di contrastare né Renzi, né il Movimento.
E se saranno dei “primi senza maggioranza”? Allora cercheremo il consenso in Parlamento, dice Di Maio, e quei partiti saranno fondamentali per governare. Riuscirà il M5S a tessere le alleanze?