L’empasse per la formazione di governo, preventivato dagli analisti prima delle elezioni a causa della legge elettorale senza premio di maggioranza, sta portando ad un compromesso. Proprio la riforma della legge elettorale sembra essere la priorità, nonostante questa sia stata fatta proprio per queste elezioni.
Con tre forze in campo, e non più due, risulta pressoché impossibile avere un vincitore senza il premio di maggioranza. Due vincitori (M5S e Centrodestra) sono troppi, ma si alleeranno per riformare la legge elettorale per poi tornare alle urne.
Prove d’intesa
Intanto sono partite le prove di intesa per la spartizione delle cariche parlamentari. Grande escluso, il PD, che è uscito con le ossa rotte dalle elezioni.
Il M5S chiede la presidenza della Camera, mentre Forza Italia vorrebbe il Senato. Nessuno sembra avere fretta di governare, ben sapendo che sarà impossibile senza nuove elezioni. Infatti Berlusconi se ne sta in disparte, lasciando la scena a Salvini, per non bruciarsi in una legislatura finita prima di cominciare. I 5 Stelle chiedono il governo, ma più per forma verso il suo elettorato, che per convinzione.
Alla fine dovrà essere fatto un governo per l’ennesima legge elettorale, sapendo che su “tre vincitori”, nessuno gode. Con il PD defilatissimo, saranno i Grillini e la Lega, dietro cui si nasconderà Berlusconi, a decidere per una legge elettorale con premio di maggioranza che possa portare ad un “solo vincitore”.