Il Governo M5S-Lega è alle prese con i problemi dell’immigrazione e del censimento dei Rom, due temi molto sentiti dalla popolazione. A fare la parte del leone il Ministro Salvini, che ha fatto scoppiare i due casi. Due casi distinti, con soluzioni e caratteristiche diverse. L’uno coinvolge l’Europa, l’altro è un affare solo interno.
L’immigrazione
Per il nodo immigrazione, l’Italia ha messo in atto una prova di forza, per richiamare l’Europa alle sue responsabilità. È innegabile che l’Italia sia stata, finora, l’unica nazione ad accogliere gli immigrati senza alcun limite.
Motivi di disorganizzazione, certo, ma anche si volontà politica, mentre gli altri paesi hanno spesso utilizzato i respingimenti.
Anche oggi, che la Spagna ha accolto la nave Acquarius a Valencia, si mantiene la stessa linea.. al di là dell’accoglienza di facciata infatti, Madrid ha già dichiarato che espellerà tutti i migranti senza requisiti di rifugiati di guerra. E a leggere la lista dei passeggeri dell’Acquarius, è probabile che dopo qualche panino e il riconoscimento, nessuno di loro potrà restare sul suolo spagnolo. Insomma, sarebbe stato solo uno spot pubblicitario, quello di Madrid.
I Rom
Diversa la situazione dei Rom, che sono per la maggior parte italiani. Il censimento, già tentato da Maroni anni fa, non porterà a nulla, come la volta scorsa. I Rom nei campi nomadi sono una percentuale molto bassa, rispetto all’intera comunità etnica.
E in Italia sarebbero molto di meno rispetto ad altri paesi. Ma la loro visibilità è molto maggiore, a causa della mancata inclusione sociale, colpa dello Stato. Sarebbe ora di guardare il problema da altri punti di vista.