I grillini Di Maio e Battista hanno lanciato il sasso contro la Francia, per il sistema monetario Cfa, che, secondo loro, impoverirebbe quei paesi africani che lo hanno adottato.
È caccia al sistema monetario unico, malvisto, da quando l’euro ha scatenato le ire degli scettici. Contro l’euro aveva fatto campagna elettorale la Lega, mentre i 5Stelle si erano “ritirati” dalla campagna contro la moneta unica. Ma ora ecco il nuovo obbiettivo: la moneta unica delle ex colonie francesi.
Un sentiero che porta alle elezioni europee
C’è chi si domanda, al di là della validità delle asserzioni dei due grillini, appoggiati anche da Salvini, dove porterà la polemica, dal punto di vista politico. Non certo alla revisione del Cfa, o dell’euro, sistemi ormai avviati dai quali c’è più paura ad uscire, che a restare.
Ma i 5stelle vanno malino nei sondaggi, con gli elettori che si sentono traditi dai molti dietrofront dei pentastellati. Le elezioni europee si avvicinano, e il Movimento inizia a sentire il peso dei suoi errori. Gli elettori grillini sono i più intransigenti, e già avevano storno il naso quando i leader appoggiarono l’euro (e poi per la Tap, i vaccini etc etc..).
In Europa, per convincere i propri elettori che il Movimento è ancora quell’alternativa alla solita politica schiava della finanza, si va allora non contro l’euro, ma contro una moneta “simile”, perché unica per 14 paesi che non “possono controllarla” (questione da verificare negli aspetti tecnici, che non analizzeremo qui).
Arriva così il sostituto (il franco Cfa) del primo nemico (l’euro), che non può essere toccato, nemmeno dalla Lega, perché nessuno vuole affrontare una responsabilità come quella di abbandonare l’Eurozona. Eventualità, ad onor del vero, che nessuno ha ancora sperimentato, e che rappresenta un’incognita enorme sotto tutti i punti di vista.