I Giudici della Consulta hanno dato ragione alla Presidenza del Consiglio, dichiarando l'incostituzionalità di tutte le disposizioni presenti nella Legge molisana.
Davanti alla Corte Costituzionale sono stati impugnati gli artt. 2 (comma 1, lettere E, G, H, I, J, K, L, M e N), 3, 4 e 5 della Legge regionale del Molise n.15, e sono state trovate molte anomalie che andavano in conflitto con il Decreto lgs. 387/2003 e con la Legge statale 239/2004, che stabiliva il riordino del settore.
Secondo l’art. 117 della Costituzione, i Giudici della Consulta hanno dato ragione alla Presidenza del Consiglio, dichiarando l’incostituzionalità di tutte le disposizioni presenti nella Legge molisana. Nello specifico sarebbe l’inosservanza del bilanciamento delle esigenze in sede di Conferenza unificata la più importante non rispettata dalla Legge regionale.
Come se non bastasse questa legge avrebbe influito sui tempi di rilascio delle autorizzazioni all’installazione degli impianti, andando contro i principi della semplificazione amministrativa e della celerità.
Questo rappresenta un grande monito per il Molise in primo luogo ma anche per quelle altre regioni che si troveranno nella condizione di affrontare temi simili.