Dal 4 febbraio prossimo, diventeranno 7 le ore giornaliere di reperibilità di un dipendente pubblico a casa in malattia.
Con questo decreto, il ministro Renato Brunetta, estende nuovamente l’orario nel quale un dipendente pubblico deve essere reperibile, se in malattia. Dal 4 febbraio prossimo, diventeranno 7 le ore giornaliere di reperibilità di un dipendente pubblico a casa in malattia.
Durante la mattina la persona deve essere reperibile dalle 9 alle 13, mentre nel pomeriggio l’orario è stato fissato dalle 15 alle 18. Dopo la riduzione dell’estate scorsa a sole 4 ore, si torna ad aumentarle, anche se non si arriva alle 10 ore previste dalla legge 133/2008.
Sarà sempre compito del dottore inviare il certificato online all’Inps, che lo invierà a sua volta all’amministrazione di appartenenza della persona malata. Se le assenze durano più di 10 giorni, è obbligatorio farsi visitare da una struttura sanitaria o da un medico convenzionato.
L’obbligo della reperibilità è attivo anche durante i giorni non lavorativi e festivi, come ricordato dal Decreto. Seguendo l’interpretazione della Cassazione, l’obbligo di reperibilità si annulla per quei dipendenti che hanno già avuto la visita fiscale a casa una volta.
In presenza di casi patologici legati all’invalidità della persona, saranno ridotti al minimo i controlli superflui, essendo l’amministrazione già a conoscenza della situazione della persona.