Lo scopo finale è ovviamente quello di accrescere la pressione sugli evasori fiscali.
Arrivare a questi risultati rappresenta un ottimo punto di partenza, per arrivare a trovare questi contribuenti infedeli è bastato incrociare i loro movimenti finanziari all’estero con le dichiarazioni presentate in Italia.
Lo scopo finale è ovviamente quello di accrescere la pressione sugli evasori fiscali al fine di indurli a sfruttare lo scudo fiscale, che proprio oggi dà il via all’ultima tranche possibile per i rimpatri di capitali, beni e attività detenuti illegalmente all’estero.
E’ scaduto proprio domenica 28 febbraio il penultimo termine per regolarizzare o rimpatriare quanto detenuto illegalmente nei paradisi fiscali.
A partire da oggi 1 marzo fino alla fine di aprile ci sarà l’ultima finestra utile per usare lo scudo fiscale, con un’imposta straordinaria del 7%, contro il 6% in vigore fino a ieri.
Ricordiamo che ora è previsto anche il raddoppio della sanzione se si viene beccati ad avere redditi non dichiarati in paradisi fiscali.