Il figlio maggiorenne che pretende soldi dalla madre commette il reato di estorsione.
La Cassazione conferma così la condanna a 2 anni e 4 mesi di reclusione al ragazzo che arrivava addirittura a maltrattare la madre se gli venivano negati i soldi.
La prima condanna gli era stata inflitta in precedenza dalla Corte d’Appello di Napoli.
Il ricorso del ragazzo disoccupato è stato respinto dalla Corte , sebbene lui contestava il mancato rispetto da parte dei genitori, delle norme del codice civile che impongono ai genitori di continuare a provvedere al sostentamento dei figli anche oltre il compimento del 18esimo anno di età se sono senza lavoro.
Questo dovere viene a mancare dal momento che il ragazzo raggiunge l’indipendenza economica o quando esiste la prova che il mancato svolgimento di un’attività dipende dall’inerzia o da un rifiuto ingiustificato da parte dei figli di trovarsi un’occupazione.
Però queste ipotesi non sono valide per il caso, perchè non è dimostrato in alcun modo che i soldi venissero usati per il suo mantenimento. Se ci fossero state prove di questo, sarebbe scattato il meno grave reato di “esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza con violenza alle persone”.