Oggi verrà presentato in Consiglio dei Ministri il testo che dovrebbe portare l'età di pensionamento delle lavoratrici pubbliche a 65 anni.
Secondo quanto emerso nelle scorse ore sarà previsto un solo gradone unico, che porterà in un colpo solo l’età pensionabile dai 61 anni attuali direttamente a 65 anni.
In precedenza si era anche parlato dell’ipotesi di procedere per gradi, con uno scalino intermedio a 63 anni, per poi passare a 65 nel 2012.
Questo scalone unico porterà risparmi totali per 1,45 miliardi di euro. L’Italia deve adeguarsi a quanto richiesto da Bruxelles, che pretende l’equiparazione dell’età pensionabile tra uomini e donne.
Dal 2012 quindi ci sarà un aumento di 4 anni per andare in pensione, che viene calcolato in 1,45 miliardi di risparmi dal 2012 al 2019, derivante da 2 miliardi di minor esborso per le pensioni compensato dalle maggiori spese che comporterà il mantenimento al lavoro delle impiegate.
Non dovrebbe poi essere presente nessuna deroga per le lavoratrici pubbliche che dovranno aspettare lo slittamento di un anno per andare in pensione per effetto della finestra unica prevista dalla manovra correttiva.
Nel testo dovrebbe esserci anche una clausola di salvaguardia per le lavoratrici che matureranno i requisiti per andare in pensione entro il 31 dicembre 2011.