L'illecito degli appalti riguardava la manutenzione di carrozze e locomotori.
La Procura di Napoli ha accusato cinque persone, tra cui anche due ex dirigenti della società, licenziati di recente, e tre imprenditori.
La Guardia di Finanza ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dei cinque imputati.
A disporre i provvedimenti è stato il gip di Napoli Luigi Giordano, su richiesta dei pm Henry John Woodcock e Francesco Curcio.
L’illecito degli appalti riguardava la manutenzione di carrozze e locomotori, con un valore complessivo di 10 milioni di euro.
Inoltre è emerso che in alcuni casi erano stati affidati con trattative private dirette e singole, dunque chiaramente in modo irregolare, a imprese riconducibili a parenti di uno dei dirigenti della società pubblica.
I reati ipotizzati sono l’associazione per delinquere finalizzata alla turbata libertà degli incanti, corruzione, riciclaggio e reimpiego dei proventi illeciti in attività economiche. Il valore delle aziende ammonta a circa sei milioni di euro.
A dare una grande mano alle indagini è stata Trenitalia stessa, che tramite una propria indagine interna ha ricostruito gli illeciti nella vicenda di appalti e tangenti scoperta dalla Procura di Napoli.