Tremonti pensa alle prossime mosse

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Sembra ormai certo che una delle misure che circolavano nei giorni scorsi sia da escludere: si tratta della..

Il 21 novembre prossimo sarà una data da segnare sul calendario. È in quel giorno, infatti, che si riunirà il CIPE (il comitato interministeriale che riunisce i titolari dei dicasteri economici), nel quale Tremonti e i suoi colleghi elaboreranno le nuove strategie per ridare fiato alla nostra asfittica economia.

Sembra ormai certo che una delle misure che circolavano nei giorni scorsi sia da escludere: si tratta della detassazione delle tredicesime, che consentirebbe agli italiani un minimo di respiro in un periodo così critico; ma sfortunatamente appare una misura troppo costosa per le casse dell’Erario, e dunque è un’ipotesi già accantonata.
È invece probabile la riduzione degli acconti di novembre di tre o quattro punti percentuali: la misura (di entità pari a due miliardi) avrebbe solo un valore temporaneo, in quanto com’è ovvio pagare meno imposte in acconto oggi significherà pagarne di più a saldo domani. Però per le famiglie e le imprese sarebbe comunque cosa gradita, con tutta probabilità.


Si intende inoltre prorogare le misure temporanee di detassazione sugli straordinari e sui premi di produttività, e aprire canali privilegiati di accesso al credito da parte delle imprese.
Tremonti ha escluso invece nuove misure a sostegno delle banche, già oggetto nei mesi scorsi di sufficienti iniziative ad hoc.


Si discute molto, infine, di una misura promessa a suo tempo da Silvio Berlusconi in campagna elettorale: rinviare per tutti i soggetti l’esigibilità dell’IVA dal momento dell’emissione della fattura al momento dell’effettivo incasso.
La soluzione, già prevista per i liberi professionisti, sarebbe graditissima anche da imprese e società, ma il suo impatto sui conti pubblici sarebbe di grandissimo rilievo. Al momento, l’opinione di Tremonti in materia non è ancora nota.