Telecom Italia, nella giornata di venerdì scorso, ha annunciato ufficialmente l'inizio del piano esuberi...
Proprio oggi, lunedì 12 luglio, come scritto già su Piazzaffari, saranno recapitate sul tavolo dei sindacati e lettere con i licenziamenti, che come detto, sono solamente il primo passo del piano esuberi triennale 2010-2012.
In totale questo piano esuberi prevede la bellezza di 6.822 licenziamenti, dei quali addirittura 3.700 nei prossimi 11 mesi, cioè fino a giugno 2011.
I sindacati hanno ovviamente reagito male, descrivendo questa mossa di Telecom come una doccia fredda.
Il segretario nazionale di Slc-Cgil, Alessandro Genovesi, ha definito vergognoso il comportamento tenuto nella vicenda da Telecom, che tra l’altro è un’azienda che ha registrato più di 1,5 miliardi di euro di guadagni netti, che ha già circa mille lavoratori in contratto di solidarietà e che continua a remunerare a peso d’oro dirigenti e manager.
La richiesta dei sindacati è stata dunque quella di convocare le parti sociali, per discutere del futuro di più di 50mila lavoratori Telecom.
Maurizio Sacconi, ministro del Lavoro, si è detto preoccupato dalla situazione, mentre il segretario generale della Fistel-Cisl, Vito Antonio Vitale, ha dichiarato di essere disposto a trattare, ma teme che Telecom non faccia lo stesso.
Ci sono 75 giorni di tempo per i sindacati per discutere con l’azienda e per chiedere una riduzione del numero degli esuberi o il ricorso a misure alternative come la cassa integrazione o la messa in mobilità, come previsto dalla legge sui licenziamenti.