E' giusto infliggere una doppia condanna a chi falsifica la patente di guida e poi la usa per varcare la frontiera.
L’uomo, condannato inizialmente dal tribunale di Como, per i reati di ricettazione, falso materiale e tentata falsa attestazione di identità personale, ha presentato ricorso in Cassazione.
L’avvocato dell’imputato si è lamentato del fatto che i giudici avrebbero negato al suo assistito l’applicazione dell’attenuante speciale, ossia il fatto che la pena vada ridotta se il fatto è di lieve entità.
La Cassazione però ha rigettato questa tesi, sostenendo che con lieve entità non ci si riferisce solamente al valore economico.
Secondo l’avvocato poi il reato di sostituzione di persona dovrebbe restare assorbito in quello del falso materiale, ma anche questo punto è stato respinto dalla Cassazione, che ha confermato il giudizio della corte territoriale.
In questo specifico caso, l’uomo che ha dapprima falsificato i documenti e poi li ha usati per superare la frontiera, non ha posto in essere una sola azione illecita, ma condotte plurime.
Per questo motivo i giudici hanno ritenuto giusto sommare le pene, e non considerare solo quella più ampia, come stabilito dall’articolo 494 del Codice Penale.