Sbarca finalmente in Parlamento per l'esame delle due Camere la legge comunitaria 2010.
Ad accompagnare il ddl c’è anche la relazione del governo sullo stato di attuazione delle direttive emanate da Bruxelles, oltre alle procedure di infrazione avviate nei confronti dell’Italia e ancora aperte alla data del 31 dicembre 2009.
In tutto sono addirittura 153 le procedure aperte contro l’Italia, delle quali 124 sono violazioni del diritto comunitario e 29 sono per mancato recepimento. 35 sono le procedure sul tema ambiente, 21 su fiscalità e dogane, 12 per affari economici e finanziari e 11 per la tutela dei consumatori.
Nel ddl trova spazio anche il pacchetto Telecom, che recepisce le direttive Ue in tema di telecomunicazioni, e dovrebbe andare a rafforzare il mercato interno dei 27 Paesi dell’Unione, con investimenti mirati nelle infrastrutture di comunicazione elettronica.
Inoltre nel ddl il governo cerca di chiudere la querelle sulla procedura d’infrazione sulla registrazione dei dispositivi medici, eliminando l’obbligo di pagamento di 100 euro per ogni registrazione effettuata nel repertorio dei dispositivi medici.
Il ddl avvia anche il nuovo passaporto delle società, per costituire fondi comuni in un paese membro diverso da quello di origine. Infine viene anche migliorato il riordino della professione di guida turistica.