Nella nuova Finanziaria non sarà presente la reincentivazione del 55% per i lavori di riqualificazione energetica.
Si tratta di una scelta molto discutibile perchè fino ad oggi questa detrazione aveva portato benefici alle casse dello Stato, ed aveva permesso inoltre ai cittadini di risparmiare soldi.
Anche uno studio Enea aveva confermato questo, infatti le entrate per maggiori tasse, IRPEF, IVA ed emersione del lavoro sommerso allo Stato hanno reso praticamente il doppio rispetto al mancato gettito, cioè 11 milioni di euro contro 6.
Paolo Landi, Segretario Generale Adiconsum, è ovviamente molto scettico riguardo questa decisione, perchè in questo modo dalla Finanziaria non vengono previsti progetti per il rilancio economico del paese, come potevano essere incentivi per le ristrutturazioni a risparmio energetico della casa.
Il fatto di non aver inserito questa voce nella Finanziaria rallenta la ripresa dalla crisi economica, ma rallenta anche lo sviluppo del mercato ed il recupero del patrimonio edilizio.
In questo modo si disattenderanno anche le richieste del protocollo di Kyoto, che chiede la riduzione di emissioni di CO2, e questo porterà a pesanti multe per l’Italia.
Dunque Adiconsum chiede ufficialmente di reintrodurre il rifinanziamento degli incentivi per la riqualificazione energetica nel Maxiemendamento.