Attualmente non ci sono limiti per chi è neopatentato.
Il nuovo Codice della Strada 2010 ha introdotto delle limitazioni alla guida per chi ha appena preso la patente, però la confusione su questo tema è molta, anche tra gli addetti ai lavori.
A regolamentare questo argomento è l’articolo 117 del Codice della Strada, che si chiama proprio Limitazioni nella guida, ed è formato da 5 commi.
Nel primo comma viene stabilito che è permessa la guida dei motocicli ai titolari di patente A.
Nei tre anni successivi al conseguimento della patente B, come indicato nel comma 2, non si possono superare i 100 km/h in autostrada e i 90 km/h sulle strade extraurbane principali.
Nel terzo comma si parla di limiti sulla potenza specifica. Durante il primo anno di patente B, non si possono guidare autoveicoli aventi una potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 55 kW/t, che diventano 70 kW nei veicoli di categoria M1.
Queste limitazioni di cui al presente comma non si applicano ai veicoli adibiti al servizio di persone invalide, autorizzate ai sensi dell’articolo 188, purché la persona invalida sia presente sul veicolo.
Le limitazioni si applicano solo ai titolari di patente rilasciata dopo il 13 febbraio 2011. La legge deve quindi ancora essere approvata, perciò attualmente non ci sono limiti per chi è neopatentato.
Nel quarto comma si stabilisce che i limiti alla guida sono automatici e decorrono dalla data di superamento dell’esame.
Nel quinto ed ultimo comma viene indicato come nei primi tre anni di patente B, chi procede oltre i limiti di velocità è soggetto a sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 148 a euro 594, oltre a sanzione amministrativa accessoria della sospensione della validità della patente da due ad otto mesi.