L'accusa al decreto è che include una revisione dei meccanismi incentivanti.
Tutte queste associazioni propongono invece miglioramenti al decreto, in modo da poter dare stabilità al mercato delle fonti rinnovabili e raggiungere gli obiettivi prefissati dall’Europa per il 2020.
L’accusa al decreto è che include una revisione dei meccanismi incentivanti. Questo rischia di bloccare lo sviluppo delle fonti rinnovabili in Italia, in particolare di eolico e solare fotovoltaico.
Anche l’Ewea, l’associazione dell’industria eolica europea, fa sapere che l’Italia è messa molto male. Peggio di noi c’è solo il Lussemburgo in Europa nella produzione di energia rinnovabile.
Inoltre l’Anev, Associazione nazionale energia dal vento, fa sapere di un malessere diffuso tra gli operatori del settore. Nel 2010 c’è stata una riduzione del 25% della potenza annua rispetto agli anni passati con l’eolico.
Questo è un grave rischio, che potrebbe non permettere all’Italia di raggiungere gli obiettivi comunitari entro il 2020. Secondo l’associazione è necessario subito un adeguamento della normativa.