La giunta per le autorizzazioni della Camera si è divisa in due...
Secondo quanto riferito dal relatore del Pdl, Antonio Leone, sarebbe in atto un intento ritorsivo, se non persecutorio da parte dei magistrati della procura di Milano contro Berlusconi, cioè un vero e propri fumus persecutionis.
Per queste motivazioni, Leone ha proposto il rifiuto alla richiesta di perquisizione degli uffici del tesoriere del presidente del Consiglio, arrivando a parlare anche della competenza, tema già sollevato nei giorni scorsi. Il relatore del Pdl ha citato i precedenti di richieste di perquisizione negate dalla Camera.
La minoranza ovviamente la pensa diversamente, dichiarando per voce di Marilena Samperi, capogruppo del Pd nella giunta, che la relazione di Leone punta solo su cavilli, procedure ecc. senza fare nessun accenno ai fatti gravissimi che vedono coinvolto il premier, e che “hanno turbato l’opinione pubblica e la coscienza di tutti”.
La Samperi ha aggiunto che la lettura degli scritti difensivi è viziata dai riscontri delle intercettazioni. In sostanza, la posizione dell’opposizione rimane favorevole alla perquisizione.
Secondo Federico Palomba del Pd (componente della giunta per le autorizzazioni) non esiste nessun fumus persecutionis ma soltanto la volontà dei difensori di Berlusconi di nascondere la verità.