Oggi vogliamo invece spiegare come si fa ad indire un referendum e di cosa c'è bisogno: in primo luogo è necessario che i cittadini raccolgano 500.000 firme che devono, prima di tutto, essere validate dalla Corte di Cassazione.
Oggi vogliamo invece spiegare come si fa ad indire un referendum e di cosa c’è bisogno: in primo luogo è necessario che i cittadini raccolgano 500.000 firme che devono, prima di tutto, essere validate dalla Corte di Cassazione.
Se a quest’ultima va bene, allora la proposta passa alla Corte Costituzionale che dovrà così indire il referendum.
Infatti l’ordinamento legislativo prevede che i cittadini hanno il diritto di ricorrere allo strumento della cosiddetta petizione popolare per chiedere provvedimenti legislativi o per esporre alcune necessità comuni (come dice l’arti. 50 della nostra Costituzione).
Questo significa che la Costituzione italiana riserva l’iniziativa referendaria al popolo e alle Regioni, che possono proporre l’abrogazione parziale o totale di una legge o di un atto avente valore di legge.
Dopodichè è necessario che venga raggiunto il quorum, ossia il numero di votanti minimo che deve prendere parte alla tornata elettorale (che rappresenta il 50% più uno degli aventi diritto di voto) e a questo punto, il referendum risulta essere valido e conseguentemente idoneo all’abrogazione della disposizione che risulta l’oggetto del quesito.