Il Presidente Giorgio Napolitano ha voluto sottolineare come a monte del gravissimo problema del sovraffollamento delle carceri possa essere individuata la ben più radicata debolezza della politica italiana nell'affrontare i problemi sociali di oggi.
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IL PROBLEMA DELLE CARCERI SOVRAFFOLLATE
Il primo punto sul quale si è voluto soffermare il Capo dello Stato, è quello del sovraffollamento delle carceri e, tangenzialmente, quello della situazione degli ospedali psichiatrici.
Relativamente alla prima questione Napolitano ha affermato: “La questione del sovraffollamento nelle carceri è un tema di prepotente urgenza sul piano costituzionale e civile. Non dovremmo tutti essere capaci di un simile scatto, di una simile svolta, non fosse altro per un istinto di sopravvivenza nazionale? Ci si rifletta seriamente e presto da ogni parte su”.
Il Presidente ha poi parlato degli ospedali psichiatrici dichiarando: “I residui ospedali psichiatrici giudiziari versano in uno stato di estremo orrore inconcepibile in qualsiasi Paese appena appena civile”.
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CONFLITTUALITÀ POLITICA-MAGISTRATURA
“Intendo mettere a fuoco il punto critico insostenibile cui e’ giunta la situazione. Vi è oggi in Italia una giustizia ritardata e legata o deviata da conflitti fatali tra politica e magistratura”
Le parole di Napolitano, nel corso del Convegno dei Radicali a Palazzo Giustiniano, ben fanno intendere quale sia il nocciolo della questione e l’origine del problema, tutto italiano, del sovraffollamento.
LA DEBOLEZZA DELLA POLITICA ITALIANA
Il Presidente della Repubblica, infine, a chiuso sostenendo come a monte dei problemi sopramenzionati vi sia la debolezza della politica incapace di dare risposte concrete ai cittadini e alla comunità: “La politica per come si esprime nel confronto pubblico e nella vita istituzionale appare oggi debole e irrimediabilmente divisa, incapace di scelte coraggiose, coerenti e condivise”.