Il leader del PdL Berlusconi riferirà in Parlamento in merito alla scottante situazione economica italiana.
Lo spread tra BTP e Bund tedeschi, per esempio, mai così alto dall’introduzione dell’euro, o le costanti perdite registrate da Piazza Affari, denoto ormai un malessere generale che il Bel Paese non riesce a spiegare ne a fronteggiare adeguatamente.
Problema gravissimo, poi, è rappresentato da un debito pubblico così alto che, secondo molti analisti, la manovra finanziaria 2011 è riuscita a malapena a coprire (parliamo di interessi sul debito, ovviamente), risultando totalmente inutile dal punto di vista strutturale.
IL DISCORSO DEL PREMIER
Proprio per questo Silvio Berlusconi ha deciso di riferire, alle 17.30 alla Camera e alle 19.30 al Senato, a mercati ormai chiusi e alla vigilia delle tanto agognate ferie (che, tra l’altro, dopo la decisione di Gianfranco Fini, Presidente della Camera, di “accorciarle”, si prolungheranno “solo” fino al 6 settembre) così da influenzare il meno possibile l’andamento dell’economia.
IL DISCORSO DI BERSANI
Non si è fatto attendere, invece, il discorso del leader dell’opposizione Bersani sullo scottante argomento, che ha tenuto a precisare come il problema sia da ricercasi in una politica debole e divisa (chiosando le parole di Giorgio Napolitano di qualche giorno fa) che non sa affrontare i veri problemi del paese interessandosi soltanto alla promulgazione di leggi ad personam di Silvio Berlusconi.