Durante il discorso al Senato,e poi anche alla Camera, il neo Presidente del Consiglio richiama la necessità di rigore della classe politica, lasciando intendere che tra le misure previste dal suo Governo ci sarà anche una forte riduzione dei costi della politica.
Il compito che adesso si troverà ad affrontare il nuovo Governo è arduo, per certi versi quasi “impossibile”, ma il Presidente del Consiglio sembra avere le idee molto chiare sulla strada da percorrere
e le ha illustrate, a grandi linee, nei due discorsi tenuti prima al Senato e poi alla Camera dei Deputati.
► MONTI PRESENTA IL SUO GOVERNO
Tre le parole chiave che da giorni ormai sono indissolubilmente legate al nuovo Esecutivo: rigore, equità e ripresa economica.
Il primo impegno sarà certamente quello di adottare le misure necessarie per tenere fede agli impegni presi dal precedente Governo con l’Europa, nell’ormai celebre lettera presentata da Silvio Berlusconi.
Un altro punto di riferimento sarà il documento con il quale la stessa Unione Europea poneva al Governo Italiano le famose “39 domande” relative proprio ai tempi e alle modalità con le quali l’Italia avrebbe attuato le misure richieste ed annunciate.
Ma il Professore guarda oltre, perché la situazione è delicatissima non solo dal punto di vista economico, ma anche dal punto di vista sociale, l’Italia di oggi infatti si presenta come un paese in cui occorre “ricucire” una ferita profonda tra la gente comune e le istituzioni, e per fare questo Monti sa bene da dove iniziare, dall’abbattimento dei costi della politica, perché di fronte ai sacrifici che il paese è chiamato a sostenere coloro i quali ricoprono incarichi istituzionali sono chiamati ad agire con “sobrietà” ed attenzione al “contenimento dei costi”, dando un segnale concreto ed immediato. Se il Presidente del Consiglio riuscirà in questo intento (non dimentichiamo che tutte le misure dovranno comunque passare al vaglio del Parlamento che non è mai apparso troppo incline ai sacrifici) otterrà sicuramente un primo “grande” risultato, quello di riappacificare l’opinione pubblica con la classe politica.