Giorni decisivi per il destino della moneta unica europea
Si gioca il destino della “moneta unica” così come la conosciamo da 20 anni, da quello che ormai sembra lontanissimo trattato di Maastricht che ne sanciva la nascita.
► IL MONDO SI PREPARA ALLA FINE DELL’EURO
L’obiettivo è sicuramente arduo come ha sottolineato Olli Rehn, vicepresidente della Commissione Europea, nonché commissario Ue agli Affari economici e monetari, in occasione della presentazione del rapporto sulla situazione italiana all’Eurogruppo, ed è quello di rafforzare la la “governance economica” dei paesi dell’Unione. Questo in primis per rassicurare i mercato di tutto il mondo che l’Euro non fallirà, e che tutta l’Eurozona uscirà dalla crisi. Solo a fronte di una “governance” forte e sicura si potrà affrontare anche il discorso degli Eurobond.
Il messaggio all’Italia è chiaro: occorre prevedere misure di bilancio aggiuntive al fine di garantire gli obiettivi di deficit annunciati. Queste misure dovranno essere accompagnate da interventi per la crescita, perché le previsioni, per il nostro paese sul fronte del deficit sono più che allarmanti e senza una sostanziale crescita del PIL, lo spettro della recessione è alle porte.
► RECESSIONE DELL’ITALIA DAL 2012
Occorre quindi un riposizionamento del carico fiscale, alleggerendo il costo del lavoro per rilanciare la competitività e l’occupazione anche passando attraverso una modifica delle regole del mercato del lavoro.
► PRIMO PACCHETTO DI MISURE DEL GOVERNO MONTI
Ok al piano di Monti quindi, ma bisogna fare bene e in fretta, anche anticipando alcune misure rispetto ai tempi previsti inizialmente.