Il dibattito tra governo e maggioranza in merito alle modifiche alla manovra Monti Salva Italia è stato affrontato ieri...
Tra le possibili modifiche figura il limite posto all’indicizzazione delle pensioni e che ora riguarda solo gli assegni non superiori a 936 euro. Le possibili modifiche sono due, in particolare la prima consisterebbe in un innalzamento del limite a 1.400 euro con una indicizzazione parziale per gli assegni compresi tra 936 a 1.400 euro, mentre la seconda prevederebbe un nuovo limite con rivalutazione al 100% a 1.170 euro.
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Altra modifica punterebbe ad alleggerire il peso dell’Imu prevedendo un potenziamento della detrazione da 200 a 400 euro circa per le famiglie numerose e a basso reddito, mentre sul fronte del nuovo limite dei pagamenti in contanti, è previsto un innalzamento del tetto di 500 euro, probabilmente fino a 980 euro, per i pagamenti effettuati dalle pubbliche amministrazioni, in modo tale da non obbligare all’apertura di un conto corrente quei pensionati che ricevono un assegno di poco superiore a quella cifra.
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Queste modifiche, secondo le prime stime, costerebbero ben 5 miliardi di euro, che dovranno necessariamente essere ammortizzati mediante un ritocco all’insù di altre misure. Tra queste figura: un innalzamento delle aliquote da far pagare a chi ha fatto rientrare in Italia capitali protetti da un vantaggio fiscale (cosiddetto scudo fiscale); un aumento dell’imposta di bollo estesa a tutti gli strumenti finanziari; un aumento dal 43 al 46 per cento a carico dello scaglione Irpef più alto (oltre i 75.000 euro); la possibilità di chiedere un contributo di solidarietà ai beneficiari delle cosiddette “pensioni d’oro”.