La crisi ha causato, tra le altre cose, riduzione dei posti di lavoro, contrazione dei consumi e aumento del costo del denaro.
Sarebbe dunque bene cercare di fare un riassunto, ovviamente per dati, numeri e statistiche, che renda conto di cosa la crisi dei mutui subrime prima e la crisi da debito sovrano poi, hanno significato per l’Italia e per gli italiani.
CONTRAZIONE DEI CONSUMI
Principale conseguenza della crisi è stato un repentino, quanto inaspettato, aumento dei prezzi dei più comuni beni di prima necessità con conseguente contrazione dei consumi.
Secondo alcune preliminari stime si ritiene, infatti, che nel 2012 arriveremo a spendere circa l’1% in meno di quanto speso nel 2011 e che quest’anno, in riferimento al solo periodo natalizio (marker fondamentale dello stato di salute dei consumatori), abbiamo già speso il 19% in meno rispetto al 2010.
RIDUZIONE DEI POSTI DI LAVORO
Il capitolo sicuramente più scottante è quello che riguarda la riduzione dei posti di lavoro. Nonostante, infatti, sin dagli ultimi mesi dell 2010 si poté assistere ad una parziale ripresa delle offerte di lavoro, l’attuale crisi ha spazzato via ogni velleità di recupero destinando la situazione a precipitare.
Secondo le prime prudenziali analisi condotte da Confindustria e ISTAT si stima che i posti di lavoro bruciati dal 2008 ad oggi a causa della crisi siano circa 800.000, destinati ad aumentare a 2.000.000 entro la fine del 2013.
DIMINUZIONE DEL CREDITO AL CONSUMO
Tutto ciò a causato, naturalmente, un aumento del costo del denaro, destinato ulteriormente a salire sino alla fine del 2013, per il quale per moltissime famiglie italiane è sempre più difficile ottenere un prestito da un qualsiasi istituto di credito poiché erogato a condizioni proibitive.
Si è, dunque, creata una situazione paradossale per la quale le famiglie che hanno un disperato bisogno del credito concesso dalle banche non riescono ad ottenerlo, mentre quelle che già oggi devono restituirlo lo fanno con sempre maggiori difficoltà.