L'asta odierna dei Bot e dei CTz ha fatto registrare un aumento dei prodotti collocati nonché un drastico calo dei rendimenti.
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Si rileva infatti, in particolare, come i BoT a sei mesi abbiamo ridotto il proprio rendimento dal 6,504% di fine novembre all’odierno 3,251%, con cover-to-bid passato da 1,4 ad 1,7 e collocazione di ognuno dei 9 miliardi messi all’asta nella giornata odierna.
Differente, ma altrettanto positiva, la fotografia riguardante l’asta dei CTz in scadenza a dicembre 2013. Nonostante, infatti, il Tesoro sia riuscito a collocare solamente 1,7 miliardi dei 2,5 miliardi pronosticati nella migliore delle ipotesi, i CTz hanno fatto registrare un deciso aumento dell’interesse nei propri confronti (cover-to-bid cresciuto sino a 2,24 dall’1,59 di fine novembre) cui è seguito un calo dei rendimenti sino al 4,853% dal 7,814% di fine novembre.
Ovviamente ottimamente hanno reagito tutti gli istituti di credito della penisola che, non appena comunicati i dati ufficiali relativi alle aste odierne , hanno cominciato un interessante rally che, a pochi minuti dalla chiusura delle Borse nel Vecchio Continente, ha portato ad un drastico calo dello spread BTp-Bund, ora fissato a quota 490 punti base.
Domani, con la molto più importante asta dei BTp decennali in scadenza a marzo 2022 (grazie alla quale si spera di collocare i 2,5 miliardi di BTp messi a disposizione del Tesoro), si spera di replicare i sorprendenti risultati conseguiti dall’Italia quest’oggi, ulteriormente riducendo il divario tra BTp e Bund e consentendo ai listini il classico rally di fine anno.