Il problema dei ritardi nei pagamenti della Cassa Integrazione sta divenendo sempre maggiormente vistoso.
► RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO
Conseguenza, inevitabile, della cassa integrazione alla maniera di quell’Italia che, per lo meno a livello istituzionale, giudica il posto di lavoro fisso non soltanto un’utopia bensì un ideale di vita oltremodo monotono e tutt’altro che accattivante, è il ritardo con il quale verrebbero erogati gli importi destinati a ciascun cassaintegrato che, a fine mese, non solo rischierebbe di non arrivarci, data l’esiguità del sostegno governativo concesso, bensì non potrà nemmeno conoscere quanto, quando e se percepirà mai più l’importo o parte dell’importo ad egli dovuto.
Gli arretrati, a tal proposito, sarebbero oltremodo ingenti e, attualmente, vi sarebbero in Sud Italia moltissimi cassaintegrati che ancora attenderebbero la CIGO di giugno o addirittura maggio 2011.
A monte, secondo quanto affermato dai responsabili sindacali nonché delle associazioni nate per la difesa dei diritti dei lavoratori, l’impossibilità, per i cassaintegrati, di venir mai riassunti poiché il succitato ammortizzatore sociale nasconderebbe, nella maggior parte dei casi, un così lento, lungo e logorante fallimento aziendale tanto da indurre una delle persone improvvisamente rimaste senza lavoro a ironizzare: “Tra un’attesa e l’altra non sai di che morte morire”.