No di Monti alle Olimpiadi estive 2020 a Roma

di Gianni Puglisi Commenta

Ecco le motivazioni che avrebbero indotto il Premier Monti a dire no alle Olimpiadi estive del 2020.

Madrid, Tokyo, Istanbul, Baku e Doha. Queste le città che domani, mercoledì 15 febbraio 2012, presenteranno la propria candidatura al Comitato Olimpico Internazionale per presiedere all’organizzazione delle Olimpiadi estive che si terranno nel 2020.

Manca, all’appello, Roma, la Capitale delle capitali, per volere del Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti che, dopo un’attenta disamina dei costi e dei ricavi, avrebbe deciso di declinare l’invito della comunità internazionale.

DETTAGLI MANOVRA ECONOMICA SALVA-ITALIA

Non che il premier italiano più amato degli Stati Uniti, come dimostrato dagli elogi incassati nel corso della propria visita oltreoceano, non conosca i possibili vantaggi, specie in termini di sviluppo economico ed infrastrutturale, derivanti dall’organizzazione di un’Olimpiade.

Piuttosto, come confermato da tutti gli analisti, sarebbe stata decisiva un’altro tipo di considerazione: quella cioè che l’Italia, oggi come oggi, non riuscirebbe a sostenere i costi e le incognite di una tale avventura.

PACCHETTO CRESCI-ITALIA

L’Italia, insomma, avrebbe al momento differenti preoccupazioni e su di esse dovrebbe concentrarsi con tutte le proprie forze pena, com’è noto, il possibile fallimento delle politiche di salvataggio finanziario e ripresa economica non solo dell’Italia bensì dell’intera Eurozona.

Ecco in un video, preso a prestito dal Corriere della Sera, i commenti del vicedirettore dell’importante testata giornalistica italiana sulla decisione del Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti.

UN NO DI BUON SENSO