Una delle principali novità proposte dal Governo Monti sarebbe quella relativa all'introduzione dell'ormai celeberrima ASPI
► RIFORMA DEL MERCATO DEL LAVORO
Una delle principali novità proposte dal Governo Monti, come forse qualcuno già saprà, sarebbe quella relativa all’introduzione dell’ormai celeberrima ASPI, sigla ormai universalmente riconosciuta quale acronimo di Assicurazione Sociale Per l’Impiego.
Codesta forma previdenziale, come ormai noto, dovrebbe andare a sostituire entro gennaio 2017, in un processo tanto graduale quanto discretamente rapido, ogni altra prestazione di disoccupazione attualmente conosciuta, purché non rientrante nella Cassa Integrazione Guadagni ne facente parte della residuale Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria, quali l’indennità di mobilità, gli incentivi di mobilità, la disoccupazione del contratto di apprendistato, la Cassa Integrazione Guadagni in Deroga e molte altre.
I fondi che, in questo particolarissimo modo, sarà possibile risparmiare, equivalenti ai circa 700 milioni di extra-gettito derivanti dall’abolizione dell’indennità di mobilità, dovrebbero venir utilizzati, stando alla ultime indiscrezioni lasciate trapelare da Palazzo Chigi, quale strumento di sostegno al reddito dei lavoratori over 58 che, malauguratamente, dovessero venir licenziati.