Legge di iniziativa popolare

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Questa iniziativa altro non è che una legge di iniziativa popolare ovvero una legge che viene promossa da un certo numero di elettori..

Proprio ieri abbiamo parlato dell’iniziativa di raccogliere le firme per proporre una legge che vada a modificare l’attuale assetto politico/parlamentare italiano. L’iniziativa che prende il nome di parlamento pulito è stata intrapresa e promossa dal comico genovese Beppe Grillo che ha raccolto la bellezza di 350.000 firme giudicate valide dalla corte di cassazione che ha dato il benestare alla convocazione in parlamento.

Questa iniziativa altro non è che una legge di iniziativa popolare ovvero una legge che viene promossa da un certo numero di elettori.


Così come il referendum abrogativo di una legge sono necessarie 350 mila firme, per la legge di iniziativa popolare sono necessarie almeno 50.000 firme che devono essere giudicate valide dalla Corte di Cassazione. La legge di iniziativa popolare può essere attuata anche per una singola regione e non per l’intera nazione e in quel caso le firme necessarie variano a seconda della regione di appartenenza.


La proposta di legge di iniziativa popolare deve essere un disegno di legge suddiviso in articoli e deve essere accompagnato, come detto, dalle firme valide di 50 mila cittadini aventi diritto a votare. Il progetto deve essere presentato al presidente di una delle due camere per poi procedere alla discussione.

Il presidente della camera Gianfranco Fini ha affermato che la decisione finale spetta al parlamento e quindi anche se il popolo presenta un disegno di legge questo deve poi essere discusso e votato dai deputati e dai senatori seguendo il classico iter burocratico di una proposta di legge. Sarà quindi il parlamento a decidere se far passare la proposta di legge promossa da Beppe Grillo.