Critiche feroci all'indirizzo di Umberto Bossi e dell'inaugurazione del Ministeri del Nord sono giunte da tutti i settori politici.
L’iniziativa, alla quale hanno preso parte i diretti interessati più altri esponenti di spicco della scena politica italiana e leghista, quali il ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla (la “rossa”), è stata commentata positivamente dai presenti e dai promotori dell’evento e della legge che prevede e permette lo spostamento di alcune funzioni dei ministeri in terra leghista.
D’altro canto, però, non sono mancate critiche, anche feroci, provenienti dalla medesima area politica.
Gianni Alemanno
Il sindaco del PdL della Capitale, già ministro dei precedenti governi Berlusconi, ha voluto dichiarare l’estraneità propria e del partito da un’iniziativa autonoma, mai concordata ne approvata da nessun organo decisionale, il cui scopo ultimo è soltanto quello di essere sterilmente polemica e antiromana, non giovando minimamente ai cittadini.
Antonio Di Pietro
Il leader IdV (Italia dei Valori), invece, ha tenuto ha precisare come sia un controsenso della Lega Nord, del quale gli elettori dovrebbero rendersi velocemente conto, propugnare da un lato l’abbattimento dei costi della politica (riduzione dei privilegi dei parlamentari) e dall’altro l’appesantimento della struttura burocratica e statale dovuta al prolificarsi indiscriminato e non programmatico di sedi del governo centrale.